Viviamo in una società che ha insegnato agli uomini a essere forti,
performanti, sicuri.
Ma non li ha mai educati al contatto profondo con il proprio corpo,
con il piacere, con l'intimità vera.
Così, tanti crescono imparando a reprimere ciò che sentono,
ciò che desiderano, e perfino ciò che sono.
Il risultato?
Un numero sempre più alto di uomini che vivono
una vita sessuale frustrata, meccanica, vuota.
Uomini che si rifugiano nella pornografia, nell'autoerotismo compulsivo,
nei giochi di ruolo virtuali...
senza mai davvero attraversare la soglia del corpo e dell'incontro autentico.
Molti non si riconoscono né nel modello etero tradizionale, né in quello omosessuale.
Restano fermi in una zona grigia, una nebbia interiore fatta di vergogna, paura e desiderio.
Da fuori sembrano solo "confusi" o immaturi.
Dentro, vivono una guerra quotidiana.
In questi casi, il piacere viene associato a qualcosa di pericoloso.
Meglio evitarlo, controllarlo, incapsularlo in una segreta sessione di autoerotismo.
Dove nessuno vede, dove nessuno giudica. Ma dove nessuno abbraccia, accoglie, ama.
Chi arriva a un trattamento tantrico spesso lo fa con mille paure.
Ma quando trova un operatore consapevole,
accogliente, e un contesto protetto... succede qualcosa.
Il corpo, per la prima volta, può respirare.
Il piacere non è più sporco, ma sacro.
E allora inizia il viaggio.
Difficile, lento, ma profondo.
Ci vuole forza per uscire dalla stanza delle seghe. Ma soprattutto ci vuole una guida, qualcuno che abbia già attraversato quella zona d'ombra e che sappia tendere la mano.
E quando il cambiamento accade, è potente. Come Nico: un ragazzo che ha trovato il coraggio di chiedere aiuto, di mettersi a nudo, e alla fine di riscoprirsi uomo intero.